Paolo Palumbo porta la SLA a Sanremo “Avete detto tutti i ti voglio bene che volevate?”

06
Feb
2020
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Ha commosso tutti i presenti in sala e tutti i telespettatori da casa Paolo Palumbo, il giovane artista che ha la passione per la cucina. Si era presentato per Sanremo Giovani ma non ha passato le selezioni, Amadeus l’ha voluto comunque come ospite del Festival.

Paolo Palumbo ha 22 anni, nella vita voleva fare lo chef ma 4 anni fa ha scoperto di avere la SLA e da quel momento per lui è cambiato tutto: ieri è salito sul palco dell’Ariston insieme all’artista Christian Pintus per presentare il brano che aveva portato a Sanremo Giovani ma che era stato scartato. Amadeus l’ha però ripescato per l’esibizione di stasera dove ha portato la sua canzone in cui racconta la sua vita, cambiata improvvisamente.

Paolo ha deciso sul palco del Teatro Ariston, in mondo visione, di raccontare la sua storia e ha dato un insegnamento importante a tutti quanti.

“Il mio corpo è diventato una prigione – ha detto, grazie a un sintetizzatore vocale – sono la montagna che va da Maometto pur restando nel letto, per volare mi bastano gli occhi, quelle volte che il mondo sta stretto. La mia non è la storia di un ragazzo sfortunato, ma quella di un ragazzo che non si è arreso alle difficoltà. La vita non è una passeggiata”.

“Il mio corpo è diventato una prigione – ha continuato il ragazzo – Vi faccio una domanda: avete usato il vostro tempo nei migliori dei modi? Avete detto tutti i ti voglio bene che volevate? Vivete a pieno le vostre vite. Nel vostro piccolo fate quanto più potete per aiutare gli altri”.

Per soggiornare a Sanremo ha dovuto scegliere di stare in una casa per questioni pratiche legate all’accesso e alla comodità sua e di chi lo segue, come il fratello Rosario che lo accompagna ovunque vada Paolo. “Un malato di SLA non ha una vita facile ma io non mollo, voglio lottare fino a quando potrò”, conclude Palumbo.