Piero Pelù, il commento sull’Earth Day durante la quarantena “Temo torneremo più pazzi di prima”

23
Apr
2020
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L’Earth Day del 2020 cade in piena quarantena, la giornata della terra combacia quest’anno con l’emergenza da Covid-19 durante la quale la natura si riprende lentamente gli spazi lasciati vuoti dall’uomo nelle città.

“Stiamo vedendo le strade della nostra città riconquistate dalla natura e dagli animali. L’impronta dell’uomo in questi due mesi surreali si è notevolmente ridotta, il prezzo del petrolio è crollato, cose che ci auguravamo ma che sono accadute in maniera coatta. Temo che domani torneremo tutti più pazzi di prima”. Lo ha detto Piero Pelù intervenendo nella maratona streamingCosa ci dice la terra, organizzata da National Geographic per celebrare il 50/o anniversario dell’Earth Day (Giornata della Terra).

“Stiamo prendendo una lezione importantissima dalla natura, chissà se quando finirà l’emergenza ci sarà un minimo di coscienza in più – haaggiunto -. Se anche le persone che hanno creduto finora in governi ciechi dal punto di vista ambientalista, continueranno a dare fiducia a quelle persone che ci stanno portando in un baratro”.

Per quanto riguarda il suo settore, “quest’estate non si sa cosa succederà con le tournée musicali, ma vorrei portare avanti le tappe dei Clean beach tour (l’iniziativa per l’ambiente di cui è testimonial, e a cui partecipa, costituita da incontri in cui ci si riunisce per pulire una spiaggia), naturalmente rispettando le misure di distanziamento sociale. Sarebbe utile per continuare a sensibilizzare le persone, per far capire che insieme siamo una grandissima forza. Nelle prime due tappe abbiamo raccolto sette tonnellate di plastiche”.

Bisogna smontare “un castello di veleni”.