Pietro Tredici figlio di Gianni Morandi “Il suo nome è un peso per me”

13
Lug
2019
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Pietro Tredici sta provando a farsi spazio nel mondo della musica, con un genere completamente diverso da quello del padre e un nome d’arte che non porta quel cognome. Il giovane artista, dopo aver pubblicato alcuni singoli e aver ottenuto grande visibilità in rete, confessa il peso maggiore che si porta dentro.

Essere figlio d’arte non sempre è un vantaggio anzi, un cognome importante porta inevitabilmente ad avere su di se tutti i riflettori e ad essere sempre oggetto di valutazioni e critiche se non si appare all’altezza. Nel racconto di Pietro Tredici viene sottolineato come l’avere sulla carta d’identità il cognome Morandi sia un grande peso “Essere figlio d’arte porta più vantaggi che problemi. Da adolescente sono stato da uno psicologo per un paio di anni, ero in confusione. Grazie alla terapia stavo meglio, avevo trovato qualche certezza.”.

La confessione arriva sulle pagine di VanityFair dove il giovane spiega anche come, da adolescente, dovette combattere anche la diffidenza del padre verso alcune sue passioni (probabilmente semplicemente perché non venivano capite) “Da ragazzino non gli ho mai parlato della mia passione per il web, perché mi disincentivava, poi ha ascoltato un mio pezzo e ha detto che era bello e ora tiene il conto delle visualizzazioni su Youtube.”.

Figlio di una famiglia benestante, il giovane rapper ha poi confessato “Faccio uso di marijuana e sono pro legalizzazione. Non spingo nessuno a farsi le canne, ma nella musica racconto di farlo. Mia madre mi ha sempre fatto la guerra. Ma sono uno che si informa. La cocaina, per esempio, non la toccherò mai”.