Polemica razzista contro Striscia la Notizia, interviene il rapper Mike Lennon “Razzismo sempre reato”

15
Apr
2021
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Gerry Scotti e Michelle Hunziker fanno gli occhi a mandorla, trasformano le R in L ed è subito polemica. I due conduttori hanno dato “fastidio” a qualcuno e sono stati accusati di razzismo.

Le scuse di Michelle sono arrivate in poche ore, ma la polemica non si è ancora placata.

Nel caos degli attacchi contro il programma Mediaset, si solleva la voce di un giovanissimo rapper, tale Mike Lennon, di origini asiatiche che condanna questa situazione, affermando che il razzismo sia in ogni caso sempre da condannare.

“Per me il razzismo contro gli asiatici c’è sempre stato, è che nessuno ne ha mai voluto parlare –  racconta a Fanpage – Ogni tot i media decidono di che razzismo parlare, ma il razzismo è una malattia che c’è sempre e vale per tutti, dagli obesi, agli anoressici, ai poveri, ai secchioni. Mi fa ridere che chi ha postato la foto nera per il #blacklivesmatter, è magari uno di quelli che ha votato Salvini. La propaganda sul razzismo contro gli asiatici o contro qualsiasi altra etnia non fa altro che inasprire le tensioni e rafforzare l’idea della supremazia dei bianchi. Per me il razzismo è reato tanto quanto rubare in casa a uno. Finché non cambierà la legislazione continueranno a succedere questi casini. È un cane che si morde la coda.”

Sulla questione dell’imitazione dello stereotipo di Striscia La Notizia, non si risparmia dal riprendere i due conduttori “colpevoli” a detta di molti di non aver pensato alle conseguenze di tale azione “Penso che alla luce di ciò che sta succedendo in America, a volte sia meglio pensarci su due volte prima di far qualcosa, soprattutto in televisione. Quando parli a così tanta gente, penso si abbia una responsabilità doppia, magari qualcuno potrebbe offendersi! Non io che, come ho risposto a loro su Instagram taggandoli, sono stati molto bravi a fare questa imitazione, potevano farlo al posto mio nei due anni passati! Certo, mi fa riflettere vedere come un giorno si sia paladini di cause contro il catcalling e il gender gap e altrettanto in fretta si cada in una discriminazione la settimana dopo.”