Polemiche per Roberto Benigni a Sanremo: 300mila euro e un monologo riciclato

07
Feb
2020
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Roberto Benigni, premio Oscar, era l’ospite che più di tutto nella terza puntata del Festival di Sanremo avrebbe dovuto fare la differenza, portare qualcosa di speciale per questa 70esima edizione invece la sua performance di originale non aveva nulla. Seppur la sua revisione de Il Cantico dei Cantici non sia stata apprezzata da molti, la polemica più grande è per l’esagerato cachet.

Sembra infatti che Roberto Benigni per i suoi 40 minuti di presenza al Teatro Ariston abbia ricevuto un compenso pari a 300mila euro. Una cifra altissima che già nei giorni scorsi aveva acceso un po’ di polemiche, come d’altra parte ogni anno quando si parla di questo argomento, ma dopo quello che ha portato a Sanremo le critiche non si risparmiano.

Doveva essere un “più” il suo contributo, e invece il Premio Oscar ha solo ripescato qualcosa di vecchio. 

“Anche io – ha affermato prima di presentare il suo contenuto – voglio fare una canzone. Mi son detto: non posso andare a Sanremo e presentare una canzone qualunque, vorrei presentare la più bella perché tutti, qui, ne fanno di bellissime. E qual è il regalo più bello che posso fare al pubblico di Sanremo? Una canzone mai fatta. la canzone più bella del mondo”. Per Benigni la canzone più bella del mondo “sta nella Bibbia. Nel libro sacro c’è una canzone breve breve, è il Cantico dei cantici ed è la canzone più bella che sia mai stata scritta nella storia dell’umanità. E’ una canzone d’amore che esalta l’amore fisico, è l’apice, la vetta della poesia di tutti i tempi, come se presentassi un pezzo della Cappella Sistina o l’ultimo piano della torre di Pisa”. Ma Benigni nel suo monologo racconta l’amore senza distinzione di genere e spiega la passione “che lega uomo e donna, uomo e uomo, donna e donna”. Un amore inclusivo oltre ogni discriminazione.

Benigni ha dichiarato che questa “canzone” non era mai stata cantata in televisione prima di oggi, ma una veloce ricerca in rete ha dimostrato che non è corretto. Era il 2006, per la precisione era il 14 febbraio quando su Sat200, emittente all’epoca del digitale terrestre e passata in chiaro al canale 818 di Sky (oltre che da numerose emittenti locali) venne trasmesso un recital di Benigni dove declamava il Cantico dei cantici. Certo, erano le riprese di una performance al Teatro Verdi di Terni ma di fatto era lo stesso monologo riproposto a Sanremo.