Povia, una canzone contro il DDL ZAN: rischio denuncia?

19
Apr
2021
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Non esiste omofobia è una canzone di Povia, un brano che non ha data di pubblicazione perchè come racconta l’artista “Ora non può essere ascoltato”. Ma si preannuncia un brano provocatorio. Il tema centrale è il DDL ZAN.

Mentre parte del mondo dello spettacolo si batte per sostenere il disegno di legge Zan per combattere le discriminazioni, Povia nelle score ore ha condiviso un post polemico parlando di essere impegnato nella scrittura del brano Non esiste omofobia.

L’artista si domanda se, con il passaggio della proposta di legge, lui avrebbe mai potuto cantare Luca era gay. Ricordate? Era il Festival di Sanremo 2009 e a condurlo fu Paolo Bonolis.

“Luca era gay, con la legge zan sarebbe CENSURATA
CON LA LEGGE ZAN NON L’AVREI POTUTA CANTARE A SANREMO
Anche se vi dicono che non è vero, se ci fosse stata la “legge zan” la rai non avrebbe mai ammesso questo brano. Altro che libertà o costituzione. Ricordate il casino che fecero nel 2009? Volevano bloccare il festival, ci furono anche interrogazioni parlamentari. Da questo brano in poi mi hanno sempre ostracizzato e messo in cattiva luce per aver raccontato una storia d’amore possibile come tante. Ero ‘politicamente scorretto’. Luca era gay, 2º posto a Sanremo, premio Stampa/RadioTv, Premio Mogol, disco d’oro e platino. Più di 100 concerti. Non ho mai fatto tanta Tv come in quell’anno, ero richiestissimo. Ora sto scrivendo un brano dal titolo “NON ESISTE OMOFOBIA”, secondo voi se passa la legge potrò cantarlo? O Rischio la denuncia perchè smonto questa finta propaganda? O perché dico che “è la violenza che va condannata” senza distinzioni o differenze? Insomma il codice penale parla chiaro, l’articolo 61 tutela TUTTI. Se passa la legge i gay entrano nell’articolo 604Bis e diventano a tutti gli effetti una “razza” Fossi gay? Mi incaxxerei solo per questo.”

“Rischio di essere denunciato?” si chiede oggi il cantautore. Lui stesso, infatti dice di aver scritto questa canzone che per il momento non è dato ascoltare, ma con la quale sta già giocando la carta del complotto.