Renato Zero “Siamo tornati alle maschere”

23
Mar
2020
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Renato Zero, Coronavirus e maschere. L’ultimo “capitolo” pubblicato dall’artista sui social, in quella che sembra essere una cronostoria personale dell’Italia di oggi in piena emergenza da Covid-19, parla delle maschere, un elemento oggi fondamentale per prevenire l’infezione.

Siamo tornati alle maschere. Un modo antico di rappresentare gli umori e i sentimenti. Talvolta grottesche. Alcune volte drammatiche. E poi ancora mistiche o ieratiche. Tanti modi di comunicare vita. Anche quelle di oggi fanno lo stesso mestiere.”.

Con queste parole il cantautore italiano inizia la sua descrizione/analisi sulle maschere, l’elemento diventato oggi il simbolo di questa emergenza, della prevenzione, del rispetto verso il prossimo, un oggetto tanto comune ma che oggi manca in ogni luogo d’Italia.

“Frapporsi generosamente fra chi involontariamente è portatore di negatività e chi altrettanto inconsapevolmente rischia di essere coinvolto… – prosegue l’artista – io ho un magazzino ricco di maschere. Ne ho indossate assai, in tutto questo tempo. Ma non per nascondermi, ma per cercarmi. Per dare risposte alle mie paure. Alla mia timidezza. Un utilizzo che mi ha reso più forte e consapevole, dei molteplici ruoli che mi sarei imposto di interpretare. Ci sono tanti ‘io’ dentro ciascuno di noi. Spesso repressi o comunque non espressi al massimo.”.

Renato Zero passa poi alla riflessione sulla maschera di oggi, quella bianca, quella che deve proteggere da un virus “Oggi la maschera è per tutti. E chiunque la indossi lascia trasparire quella tenerezza di bimbo che deve farsi capire senza l’uso delle parole. Senza emettere un suono. I bimbi osservano ed attendono segnali, per regolarsi su cosa fare. Che direzione prendere e come muoversi. La mascherina perciò ci induce ad essere attenti e riflessivi. E forse quando finalmente ci sarà dato di toglierla, forse allora avremo definitivamente sconfitto: l’intruso. Con l’unica arma possibile: la tenacia!”.