Ha vinto, anche se vincere. Laura Pausini ricorda la notte degli Oscar, una delle più importanti ed emozionanti della sua vita, che l’ha resa felice anche senza la statuetta in mano.
Era candidata nella categoria Miglior canzone originale per Io sì (Seen), testo e musica scritti con Diane Warren e Nicolò Agliardi, parte della colonna sonora del film di Edoardo Ponti La vita davanti a sé di cui è protagonista un’altra star italiana, Sophia Loren.
Intervistata da TV Sorrisi e Canzoni, la cantante ricorda quei giorni e la gioia, nonostante la mancata vittoria.
“In un anno così, dove molte persone hanno perso i loro cari, e dopo il successo dei Golden Globe, ho iniziato a riflettere su come spiegare a mia figlia che si può anche perdere. Eravamo le favorite, sulla carta: quando H.E.R. ha vinto, ho però tirato un sospiro di sollievo e ho detto a Diane che questo era il nostro destino. Il giorno dopo, io sarei stata sempre Laura e lei sempre Diane, e ancora mi emoziono. Così ho insegnato a Paola, che alle 5 del mattino mi seguiva dall’Italia, che si è felici anche se non si vince, che si può continuare a fare le cose bene anche in casi come questo. Ho rappresentato l’Italia e cantato al mio meglio, e al contempo ho lasciato un messaggio alla mia famiglia di estrema importanza“.
Al suo fianco c’è stato Paolo che non è stato solo il compagno, ma la sua spalla, il braccio destro, in alcuni momenti anche il suo truccatore “Potevo portare una persona e Paolo è venuto con me: in quella giornata ha fatto di tutto! Dove c’era la cerimonia, a Union Station, non potevano esserci postazioni di ritocco del look quindi l’accompagnatore doveva occuparsi anche di cipria e rossetto.“.
“È stata una delle cose più belle – dice Laura riguardo all’affetto e al tifo ricevuto dall’Italia – Sono 28 anni che faccio questo mestiere e ho già vissuto red carpet importanti, so cosa significa partire e rappresentare una nazione ma questa volta è stato più forte che mai. Ne avevo bisogno. Questo è stata l’altro aspetto della mia vittoria“.