Salvini parla della proposta di legge della Lega “Un invito, non un obbligo per le radio”
2019
La Lega propone di inserire più canzoni italiani in rotazione radiofonica, la proposta di legge fa scalpore in rete sollevando polemiche ma a far chiarezza ci pensa il leader del partito.
Dopo la vittoria di Mahmood Al festival di Sanremo e il fatto che sarà questi a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, il ministro degli interni si ritrova ad affrontare e spiegare la successiva proposta del suo partito.
Intervenuto a RTL102.5, Salvini ha spiegato “Ogni radio fa il suo palinsesto. E’ un invito, ma vale anche per i ragazzini che giocano a calcio nelle giovanili, il governo non può imporlo per legge ma se, come negli altri paesi europei, ci fosse più apertura per gli artisti italiani, per i musicisti italiani, per i calciatori italiani, sarebbe un bene per la nostra cultura e lavoro in più. Detto questo, ogni radio si fa i suoi palinsesti e ognuno ascolta la musica che crede.”.
La proposta di legge proporrebbe la quota obbligatoria di canzone italiane da far passare in Radio, almeno una ogni tre. La proposta di legge del leghista Alessandro Morelli, già in realtà presentata in passato anche dal Partito Democratico, è arrivata dopo la vittoria di Mahmood, ancora oggi al centro di numerose politiche sia per la questione del televoto che per l’origine (per metà egiziana) del giovane artista.
SAlvini ha poi proseguito “C’è un progetto di legge che è richiesto da tanti artisti italiani che dicono che arrivano fino al centimetro finale e poi non hanno lo sbocco finale, però non sarà il parlamento a decidere che musica va in onda” soffermandosi infine anche sulla simile legge gi à presente e in vigore in Francia “In alcuni paesi come la Francia ci sono delle quote per legge, a me piace che venisse su spontaneamente come quando dico che anche fare la spesa è un atto politico e comprare e mangiare prodotti italiani, ovviamente non lo puoi imporre per legge, fa bene alla salute perché i nostri prodotti sono controllati e tutela il nostro lavoro. Per quanto riguarda Mahmood, mi sono “messaggiato” con quel ragazzo ma ho il torto di avere altri gusti musicali, magari piacerà a mio figlio ma io preferisco altro, spero di poterlo dire senza essere indagato. Ho sentito l’ultimo pezzo di Fedez, non è male, non mi sta molto simpatico ma se fa una cosa gradevole è gradevole.”.
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