Samuel racconta l’album “Il codice della bellezza”

28
Feb
2017
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E’ il suo primo album da solista dopo l’addio alla storica band dei Subsonica; uscito venerdì scorso, l’album di Samuel è un viaggio nuovo, fatto di sperimentazioni e incontri con grandi colleghi.

Per me è stato un viaggio in un mare nuovo, sconosciuto. Volevo far arrivare alcuni indizi in maniera più viscerale, in modo che la gente potesse appassionarsi a certi passaggi importanti” racconta durante la presentazione a RadioItalia “C’è un percorso umano, che è il mio e che si porta dietro tutta l’esperienza che ho fatto in questi anni. Ho cercato di raccontare l’amore in tutte le sue parti; è un disco molto biografico anche se ovviamente con parti romanzate e le persone che mi sono state vicine umanamente sono presenti”.

All’interno di questo album anche una parte di lui che nessuno conosceva, i suoi sogni che non sono mai venuti fuori nel periodo in cui ha cantato con i Subsonica “C’è quello che non sono riuscito a fare con i Subsonica. Il lavoro in gruppo è un lavoro di sottrazione e dentro ognuno di noi si formano hard disk immaginari con le emozioni che non si è fatto in tempo a inserire negli album. A un certo punto, questo hard disk esplode, ritrovi immagini e colori che volevi raccontare. Io l’ho fatto con questo album”.

Due le figure fondamentali in questo nuovo progetto, ovvero i colleghi Michele Canova e Lorenzo JovanottiIl disco c’era già, io Io volevo fare più corto, con dieci tracce poi ho incontrato Lorenzo. Ho iniziato a scrivere con Michele e quando Lorenzo ha saputo e sentito quello che stavo facendo mi ha cercato. Lorenzo ama la musica e quando trova qualcosa che gli piace si butta dentro. Per me è stato anche un fratello maggiore a cui chiedere consigli, ad esempio come si fa a essere un cantante solista. Sono andato a New York e in tre giorni sono nate cinque canzoni che non è poco, ma quando due persone che si trovano bene a livello emotivo succede anche questo. Ci siamo innamorati musicalmente, siamo stati acqua e fuoco, bianco e nero, è nata un’esplosione di cose”.