Sfuma l’ipotesi di suicidio attorno alla morte di Keith Flint

08
Mag
2019
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Il frontman dei Prodigy potrebbe non essersi suicidato: questa l’ultima parola della coroner che ha seguito le indagini attorno alla morte dell’artista, avvenuta lo scorso 4 marzo.

Keith Flint sarebbe morto per asfissia, ma secondo la coroner Caroline Beasley-Murray le indagini svolte non sarebbero sufficienti per parlare con certezza di suicidio.

“Non credo ci siano sufficienti prove per affermare che sia stato un suicidio” spiega “Non sapremo mai cosa stesse succedendo nella sua mente. Per registrare (il suicidio), avrei dovuto scoprire che, sulla bilancia delle probabilità, il signor Flint aveva concepito l’idea e intrapreso un’azione deliberata sapendo che sarebbe sfociata nella sua morte”.

Resta così ancora avvolta nel mistero la reale causa del decesso dell’uomo, il cui corpo fu ritrovato senza vita nella sua ebitazione dell’Essex.