Successo per la musica: crollo per la pirateria in Italia

26
Lug
2019
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La Federazione Industria Musicale Italiana ogni tanto fornisce qualche buonissima notizia. La musica, da sempre oggetto di pirateria, sta tornando ad essere apprezzata senza la necessità di essere contraffatta.

Come annuncia FIMI sul suo portale Gli ultimi dati raccolti dalla società Similarweb per IFPI e FIMI confermano il forte declino della pirateria in Italia. Secondo le ultime statistiche, infatti, il fenomeno della contraffazione digitale e della diffusione abusiva di musica online tramite web e mobile è sceso del 35% rispetto a marzo 2018; ma, se viene considerato un periodo più esteso (relativo a due anni), il calo registrato è di oltre il 50%.”.

Un grande traguardo per tutti, soprattutto per artisti e case discografiche che grazie anche all’avvento di piattaforme come Spotify hanno diminuito la perdita di introiti.

Nei primi tre mesi del 2019 il declino è stato del 10% circa (sia da mobile che da desktop), a conferma che tutti i segmenti della pirateria hanno subito un drastico ridimensionamento nel nostro Paese. Qui di seguito il grafico pubblicato che mostra il miglioramento rilevato:

“Questo non significa che il fenomeno sia stato sconfitto, perché spesso la pirateria ha individuato innovative forme causando nuovi impatti sul settore, ma conferma che c’è stata una risposta mirata che ha generato dei risultati” ha commentato Luca Vespignani, Segretario generale di FPM, Federazione contro la pirateria musicale. “Oggi molta dell’attività è focalizzata sulla content protection, il presidio per contrastare uscite anticipate illegali o potenziali sottrazioni di contenuti nella filiera: fenomeni limitati ma con grande impatto economico su un prodotto, grazie alla facilità con la quale può essere propagato in rete” ha concluso Vespignani.

La percentuale di pirateria oggi in Italia si attesta sotto il 20%, rispetto al 35% del 2018 e ai valori elevatissimi solo di qualche anno fa.