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Proposta per Sanremo “Esibizioni nei teatri italiani e parte dei compensi devoluti alle strutture”
21Gen
2021Il Festival di Sanremo fa parlare e quest’anno ancora di più. Sul tavolo del dibattito sono ancora in corso le modalità con cui si svolgeranno gli spettacoli, la presenza del pubblico, la gestione della sala stampa e soprattutto i compensi.
Mentre le polemiche non smettono di articolarsi sulle varie questioni, si fa largo un proposta diversa. A parlare alla stampa è Gabriele Ciampi,. musicista, compositore e direttore d’orchestra, unico italiano presente nella giuria dei Grammy Awards, unico artista che ha diretto le proprie musiche alla Casa Bianca in occasione del tradizionale il Concerto di Natale nel 2015.
La sua proposta è quella di svolgere in modo nuovo il Festival della canzone italiana, strutturando lo spettacolo in modo che tutta Italia e non solo la città di Sanremo ne possa trarre beneficio.
“Con pubblico o senza pubblico non si può immaginare un anno senza Sanremo, e, nel 2021, un Sanremo Nazionale, come dice Amadeus ci vuole. Ma sarebbe importante dare una mano ai teatri obbligati alla chiusura e quindi far esibire gli artisti italiani ospiti del Festival nei teatri delle realtà più simboliche di Napoli, Milano, Roma e Palermo. Teatri aperti, ma senza pubblico, in cui i diversi ospiti si esibirebbero nelle varie serate. Per dare un segnale ancora più importante, il compenso che viene dato all’artista dalla Rai potrebbe essere diviso a metà con il teatro per garantirgli un’entrata. Sarebbe un bellissimo segnale di aiuto e apertura ai teatri”.
“Il Festival di Sanremo è un evento troppo improntate per la canzone italiana e bisogna sostenerlo – continua Ciampi parlando ai microfoni di AdnKronos – Se il pubblico non potrà essere presente in sala per l’emergenza Covid o per gli eccessivi costi legati ad un programma di quarantena, bisognerà procedere con la manifestazione, come del resto è stato fatto per i Grammy Awards: sarebbe stato assurdo per la musica mondiale non avere l’appuntamento con i Grammy 2021. Credo molto nella macchina organizzativa Rai e sono sicuro che si farà il possibile per organizzare un Festival tutto italiano, come simbolo della ripartenza della musica e come sostegno ai teatri italiani”.