Una vera e propria stangata per il gruppo CTS Eventim-TicketOne. L’Antitrust ha stabilito una sanzione di oltre 10 milioni di euro nei confronti del colosso che opera nel mercato italiano della vendita di biglietti per eventi live di musica leggera con l’accusa di “abuso di posizione dominante“.
Secondo l’Autorità, il gruppo ha attuato “una complessa strategia abusiva di carattere escludente che ha precluso agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere, con qualsiasi modalità e tramite qualsiasi canale, una quota particolarmente elevata di biglietti per eventi live di musica leggera“.
L’Antitrust avrebbe infatti notato che la strategia attuata da TicketOne si articolerebbe in una serie di condotte, attuate almeno dal 2013 e ancora in corso, che consisterebbero nella stipula di contratti di esclusiva con i produttori e gli organizzatori di eventi live di musica leggera, nelle acquisizioni dei promoter nazionali Di and Gi Srl, Friends & Partners SpA, Vertigo Srl e Vivo Concerti Srl, nell’imposizione dell’esclusiva sui promoter locali, nella stipula di accordi commerciali con gli operatori di ticketing di dimensione minore o locale e nei comportamenti di ritorsione e boycott nei confronti del gruppo Zed, anche per escludere dal mercato rilevante Ticketmaster, controllata del gruppo Live Nation.
In poche ore dalla diffusione della notizia, è arrivata la nota di replica della società guidata dal ceo Stefano Lionetti che si dichiara pronta a presentare ricorso: “Ticketone respinge fermamente le affermazioni contenute nel provvedimento dell’Agcm secondo cui la società avrebbe messo in atto un abuso di posizione dominante. L’Autorità ha preso una decisione manifestamente inappropriata, basata su una definizione del mercato rilevante errata e in violazione di norme imprescindibili in materia. Ticketone si appellerà al tribunale amministrativo competente ed è fiduciosa, anche alla luce della precedente giurisprudenza sulle decisioni dell’Agcm, che anche questo provvedimento sarà revocato dal Tar”.